mercoledì 28 dicembre 2011

Una torta...speciale!!

Perchè i 60 anni si compiono una volta sola!! E ieri era la volta di mio papà-- ma diciamo che ha compiuto i suoi terzi 'anta'! (come piace a lui...così è meno di impatto!)

E cosa c'è di meglio di una torta fatta in casa!?! dove al piacere della gola si unisce anche la soddisfazione di avere fatto una cosa 'unica', con le proprie mani, che rende il regalo ancora più speciale!

Però questa volta avevo proprio poco tempo e ho deciso di andare sul sicuro!

Torta cioccolato e amaretti
Ingredienti:
130 gr di burro
200 gr di zucchero
100 gr di farina
120 gr di amaretti
80 gr di cioccolato fondente
4 uova
1 cucchiaio di lievito

Procedimento:
Amalgamate burro (sciolto o ben morbido), zucchero e tuorli. A parte frullate amaretti e cioccolato. Unite questi due ingredienti al composto, insieme a farina e lievito e, da ultimo, gli albumi ben montati a neve.
Infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti.

Ed ecco la buonissima torta cioccolato e amaretti! Semplice, veloce e super gustosa!
E poi..a me ricorda tanto le domeniche passate a casa della nonna. Perchè questa, insieme alla pasta al ragù e al polpettone, era il punto fermo dei pranzi in famiglia della domenica! Ricetta quindi assolutamente consolidata e tramandata!

Provare per credere...


Carol

venerdì 23 dicembre 2011

Buon Natale!

Sempre di corsa e sempre all'ultimo ma eccoci qui per gli auguri di Natale.
Vi auguriamo di passare esattamente il Natale che desiderate. Ricco, semplice, tranquillo o chiassoso ma che sia come voi lo sognate.

A me il Natale piace in famiglia e per scaldare la casa durante le feste ovviamente non poteva mancare una bella decorazione natalizia. Questa ghirlanda è la mia preferita. La realizzo già da un paio d'anni perché adoro il profumo di pino che mi avvolge e che riempie la casa mentre la preparo.

Avrete capito ormai che sono una romantica ed ogni volta, sentendo questo profumo, mi immagino il bosco, la neve e la casa di Babbo Natale. E mi immagino che là sia pieno di ghirlande ricche e profumate. Perché la ghirlanda non è solo una decorazione fine a se stessa ma ha tanti significati. La mia certo non li rappresenta, è proprio solo decorativa, ma mi piace pensare che con il suo profumo accolga tutte le persone che in questi giorni passeranno dalla mia casa e andandosene poi abbiano un pizzico di serenità in più e un po di frizzante euforia per il nuovo anno che arriva. Quell'euforia che Babbo Natale lascia in ogni bambino, anche quello che è rimasto in fondo al nostro cuore da grandi.

Tantissimi auguri di Buon Natale a tutti!
Monica

QUALCHE CURIOSITA'...
Le ghirlanda natalizia, o corona dell'avvento, fa parte della tradizione cristiana. L'intreccio circolare di sempre verdi rappresenta l'eternità di Dio e il susseguirsi continuo della nostra vita. E' bene infatti che le decorazioni sulla ghirlanda sia disposte in senso orario (perché la vita va sempre avanti e mai indietro : ) I sempreverdi come il pino, l’alloro, il lauro simboleggiano la vittoria sulla sofferenza, la forza, la guarigione; l’agrifoglio ci ricorda la corona di spine di Gesù. Addobbata con ginepro (purificazione), arance (speranza e splendore), melagrana (rinascita, resurrezione). Ma la ghirlanda oltre ad essere appesa fuori dalla porta può essere utilizzata anche sulla tavola, come facevano le popolazioni germaniche pre-cristiane, che usavano ghirlande con quattro candele a scadenzare le quattro domeniche che precedono il Natale: ogni domenica il capofamiglia ne accendeva una insieme ai suoi cari in raccoglimento e preghiera. 
 

giovedì 15 dicembre 2011

Avere 30 anni! Ok... 31

Si avvicina la data del mio compleanno! Ci siamo quasi e tra poco saranno 31! Sento già la nostalgia dell'avere 30 anni! E pensare che non volevo compierli hehehe

Ma devo dire che l'anno dei 30 può essere inserito nell'elenco dei migliori insieme a quello dei 16 anni (hhhh...) e quello dei 20 (mimì, cocò e… vabbeh!). Quello che li ha resi così speciali è sicuramente stata la presenza degli amici, dei migliori!

La settimana prima del mio ultimo compleanno ero decisa a farlo passare inosservato, non solo agli altri ma anche a me stessa (O_o). Ovviamente più passava il tempo più capivo che non stava funzionando (ovvio). Al che, complice il mio meraviglioso fidanzato, ho deciso di sdrammatizzare e di festeggiare!! E certo! Perché insomma se compi gli anni tra Natale e Capodanno è dura che siano tutti a casa per te e non a sciare o da qualche parte a brindare! Ma i 30 sono i 30 e andavano festeggiati al meglio!!

E da li è iniziato uno degli anni più belli. Perché a 30 anni hai finalmente letto (e capito) buona parte del tuo libretto di istruzioni e dopo aver passato tempo a provare e riprovare, sbagliare e poi riuscire sai come sei fatto e come si muove ciò che hai intorno. O almeno hai la presunzione di saperlo, il che non guasta per l'autostima ; )

Non sto a raccontarvi i dettagli ma ringrazio tutti quelli che hanno reso quest'anno indimenticabile, compresa me stessa! Un anno di cambiamenti, di cose belle e di ostacoli da superare. Ma tutto con la certezza di avere vicino persone che mi vogliono bene, sinceramente. A partire dalla mia famiglia. Perché una cosa importante che si impara negli anni è a fare selezione, per riuscire ad un certo punto ad essere circondati da amici giusti, persone fidate a cui stiamo davvero a cuore e sentirsi, così, sempre a casa.

L'anno dei 30, temuto ed atteso, è quasi finito e mi manca già! Ma tanti progetti sono pronti per il nuovo anno! Speriamo in bene! 31 anni… Pronti? Partenza… viaaaaa

Ah! Dimenticavo! Ovviamente farò una torta memorabile!!
Non perdetevi i prossimi post!

Un bacio!
Monica

venerdì 9 dicembre 2011

Ghiaccia reale per una torta... Reale!

Con un amico pasticcere è difficile non cadere nella tentazione di fare esperimenti in cucina!
Ed eccomi quindi alle prese con la "Ghiaccia reale", questo parola che dice tutto…
ma soprattutto niente...
La ghiaccia reale è un composto a base di albume e zucchero a velo utile per la decorazione di dolci e biscotti. Non ho la pretesa di spiegarvi come realizzare creazioni stile "Boss delle Torte" ma devo dire che il mio tentativo, per essere il primo, ha avuto un risultato apprezzabile!
Complice il boom di stampi in silicone non mi sono fatta mancare la mia tortiera "ricamata" (1). Versato l'impasto ed infilata la torta nel forno mi sono dedicata alla ghiaccia reale. Ecco che cosa vi serve.

INGREDIENTI PER GHIACCIA REALE
1 albume
180 gr. circa di zucchero a velo
3 gocce di limone

Con lo sbattitore elettrico montate l'albume aggiungendo poco alla volta lo zucchero a velo setacciato. Aggiungete anche 3 gocce di limone (non di più! 3 goccioline di numero!) che vi serviranno per rendere perfettamente bianca la vostra ghiaccia.
Indipendentemente dalla quantità che ne vorrete preparare sarà necessario lavorarla con lo sbattitore per non meno di 10 minuti. Il composto sarà pronto quando risulterà "sostenuto" (2). Dunque vi consiglio di regolare la quantità di zucchero a velo strada facendo.


Se ne avete la possibilità utilizzate delle fruste "a foglia" (o simili) e non quelle classiche "a filo". Il risultato infatti non dovrà essere un composto spumoso ma una crema omogenea con meno aria possibile. Altrimenti le bollicine nel beccuccio del sac a poche vi impediranno di creare decorazioni perfette. Se desiderate, potete colorare la ghiaccia con coloranti alimentari.

A questo punto la ghiaccia reale è pronta. Potete conservarla anche fuori dal frigorifero prima di utilizzarla. Ricordate comunque che contiene uova crude quindi non esagerate con il tempo di conservazione. Se pensate di non utilizzarla subito copritela con della pellicola trasparente che dovrà aderire alla superficie del vostro composto in modo che non formi la crosticina.

Nei negozi che vendono articoli per pasticceria troverete un mondo di sac a poche e beccucci di ogni sorta. Io ne ho utilizzato uno semplicissimo per i miei “ciuffetti”. Ma voi potrete sbizzarrirvi con foglioline, petali di fiori e ricami meravigliosi.

E a questo punto… buon divertimento! E… fatemi sapere com’è andata! Sono curiosa!

A presto!
Monica

martedì 6 dicembre 2011

Ho imparato a sognare

Non ho ricordi nitidi di quando per la prima volta ho iniziato a disegnare, ricordo chiaramente però che fin da piccolina non c’era cosa che mi rendesse più felice. 

Se non disponevo di un foglio su cui “pasticciare” non avevo freni, esistevano i muri bianchi illibati della mia cameretta o i quaderni di scuola del mio fratellone! La mia vera passione era quella di copiare qualsiasi cosa, la consideravo una vera e propria prova di abilità, una continua sfida con me stessa, dovevo fare sempre meglio. Così iniziai con i personaggi della Disney rappresentati sulle copertine dei VHS che copiavo minuziosamente per realizzare i bigliettini di auguri per i compleanni in famiglia per poi dipingere su tela, una volta diventata “grande”, i volti femminili di Tamara de Lempicka. 

Non c’era Natale più bello di quello in cui ricevevo la valigetta di legno ricca di matite colorate e colori a tempera. 
Così giorno dopo giorno questa mia piccola passione è diventata un fuoco che mi brucia dentro che in determinati momenti mi aiuta a trovare me stessa e il mio equilibrio interiore.

Non mi sono mai presa troppo sul serio, non ne ho fatto la professione della vita, perché credo fermamente che poi si perderebbe tutta questa magia, ma la mia valvola di sfogo sì.

Ogni colore suscita in noi delle vibrazioni, delle reazioni, amore, odio, rabbia, indifferenza. Ogni emozione nasconde delle verità celate alla nostra parte conscia, ma molto chiare e delineate nell’inconscio. Dipingere i colori facendo scorrere le emozioni porta in un mondo nuovo di lettura interiore.


Seguitemi in questa nuova dimensione…


Chiara

Fiera di Santa Caterina

Avete presente quel momento o quell'evento che nell'arco dell'anno aspettate con trepidazione? Qualcosa che per gli altri non è niente di speciale ma a cui voi non rinuncereste mai! Chi mi conosce sa che per me quel momento è la Fiera di Santa Caterina, il 25 novembre di ogni anno.

A Santa Caterina la tradizione vuole che faccia un gran freddo, dovrebbe esserci la neve o almeno piovigginare. Quest'anno invece è stata una splendida giornata di sole, quasi autunnale. Ma tant è… Adoro questo appuntamento perché rappresenta la festa di quand'ero bambina. Quando si stava a casa da scuola e ci si ritrovava tutti li, in fiera, fra le bancarelle coloratissime piene di torrone e di marzapane, dove fra tutte spiccava "lei", l'enorme bancarella de "Il Padrino", di fronte al Municipio. Era la bancarella di dolci più grande (e più costosa) che avessi mai visto!

Oggi la fiera è un po cambiata ma ancora la piazza  di Besana si copre di bancarelle, che si allungano giù fino alla stazione per vendere vari accessori per la casa e il camino, oggetti in legno, guanti e cappelli, salumi, qualche vestito, giocattoli e bigiotteria varia.
Ma è dalla stretta via che porta alla chiesetta di Santa Caterina, che inizia la vera fiera. Qui si raccolgono le bancarelle dei dolci e si incontrano finalmente gli animali: asinelli, mucche, oche e galline per la gioia dei bambini… e anche dei grandi! Le mie preferite sono sempre state le pecore con i loro agnellini ma ormai ne rimangono poche.



Il bello della fiera è che incontri tutte quelle persone che non vedi spesso ma sai che li le ritroverai. Saluti e ricordi si alternano con i riti, irrinunciabili, della fiera. Come quello di mangiare in compagnia con chi, come te, cerca di sgattaiolare fino a casa durante la pausa pranzo per fare "almeno un salto". Oppure quello di andare a salutare Santa Caterina nella chiesetta e prendere l’immaginetta che mi accompagnerà tutto l’anno, dimenticata nel portafoglio ma sempre presente.
Non sono una credente così praticante… anzi… ma quell’immaginetta è il simbolo della mia storia, delle mie radici che per un po' hanno rischiato di perdersi ma che una volta ritrovate mi hanno fatto sentire indiscutibilmente “a casa”.

A Santa Caterina si fa il punto della situazione, partendo dai ricordi di bambina con i nonni fino al resoconto degli amici, vecchi, nuovi o ritrovati.
Inutile descrivere quello che ognuno può trovare nel proprio cuore durante quel momento dell’anno che attende con trepidazione. Mi spiace solo di non avervi raccontato prima questa storia. Avreste potuto fare anche voi un giro. Ma son sicura che chi conosce me conosce anche la Fiera di Santa Caterina! In ogni caso, ci si vede in fiera l'anno prossimo!

Monica
  

venerdì 2 dicembre 2011

Marsa Alam



Adoro fare le vacanze ‘fuori stagione’! Si spende la metà (ci tengo alla mia parte brianzola) ma soprattutto si evitano code chilometriche, spiagge affollate, litigi per i parcheggi e tutto ciò che mi può far ricordare le tipiche ferie di ferragosto. Adoro il mare - il paesaggio – ma il mio rapporto con l’acqua è sempre stato un po’ conflittuale. Per questo pensavo che il mar rosso non fosse per me – pesci, pesci e ancora pesci!
E poi scopri che è molto di più.
Che la bellezza di quei fondali mi fa mettere in un angolo la paura e che la mano di mio marito (e un bel giubbotto salvagente) mi fanno aprire gli occhi su un mondo spettacolare. Murene, tartarughe, pesci napoleone, pesci pagliaccio e mille altri colori mi fanno sentire lontana dalle preoccupazioni di tutti i giorni, in un mondo così silenzioso che fa impressione.
Che il deserto visto per la prima volta non mi trasmette quella paura della solitudine che ho sempre immaginato, ma una gran pace e una gran voglia di non vedere la fine, la voglia di non sapere cosa c’è oltre, ma di godersi il momento.
Oltre questo Marsa Alam non offre, ma direi che è già molto. Se non cercate confusione e vi piace di più vivere il giorno che la notte potrebbe essere un posto per voi. Certo è che dimagrirete qualche chilo – la cucina è decisamente troppo diversa dalla nostra – e probabilmente tornerete come me con otite o raffreddore – al caldo afoso del luogo si alterna un freddo gelido dell’interno degli alberghi.
Ma questo è il deserto! O meglio… l’Egitto.
Perché poi passare da qui alla Deth Valley.. beh.. ma questa è un’altra storia!