lunedì 23 gennaio 2012

Appena fuori da Reggio Emilia...

Oggi vi parlerò del buon cibo dell'Emilia e della buona compagnia che lo ha reso ancora più memorabile. Questo week end infatti lo abbiamo trascorso in un paesino appena fuori da Reggio Emilia, in compagnia degli amici dell'XTerra Family.

Durante il viaggio ci ha fatto compagnia l'immancabile nebbia ma siamo arrivati puntuali per l'aperitivo a casa di Silvia, che ci ha ospitati nella sua bellissima casa di Quattro Castella. La lunga tavolata era già pronta e la stufa accesa ci ha fatto compagnia per tutta la serata. Mai mangiato così tanti dolci tutti insieme!

La zona intorno a Reggio Emilia offre molte occasioni agli amanti dello sport che, a piedi o in bicicletta, possono seguire i percorsi che si snodano fra le colline.
Così, la mattina della domenica, i più sportivi hanno smaltito le calorie in eccesso con una bella corsetta guidati dal piccolo/grande Nicolò e il mitico Macchia. Gli altri, il più tranquilli, si son goduti la pace delle vie del paese passeggiando fino in centro con la scusa di un caffè, pregustandosi il momento clou del week end: il pranzo in agriturismo!

Dopo un breve tragitto in macchina che ci ha mostrato colline, viali alberati e casali siamo arrivati al ristorante ""Il Mandarein".
L'antipasto a base di salumi e gnocco fritto ci è piaciuto così tanto che abbiamo chiesto il bis. Non sapevamo però quanti tortelli ci avrebbero portato dopo! Tortelli alle erbe, tortelli agli asparagi e ovviamente tortelli di zucca. A seguire i secondi, con la faraona, il cinghiale e il capriolo, per finire con gli immancabili dolci!

Prima di rientrare abbiamo fatto una sosta all'Azienda Agricola Montebaducco, il più grande allevamento di asini in Europa! Più di 700 asinelli di razze diverse tutti insieme. Il loro inconfondibile profilo animava l'intera collina sovrastante. Carinissimi!

 


Sazi e contenti siamo poi tornati alla base per gli ultimi saluti e il rientro in Brianza.

Grazie per l'ospitalità a Silvia, Nicolò e Macchia! Un abbraccio a tutti quelli che ci hanno fatto compagnia durante questo week end!
A presto!
Monica
 

giovedì 19 gennaio 2012

Terme di Bormio e Santa Caterina Valfurva

Che bello sentirsi a casa… anche se non si  è esattamente a casa propria!
E' così che ci sentiamo quando riusciamo (finalmente dopo tanto tempo) a fare un bel week end a Santa Caterina Valfurva, nel Parco Nazionale dello Stelvio.

La prima tappa del nostro mini-viaggio tutto coccole e relax, è Bormio, pochi km prima di Santa Caterina, dove ci piace immergerci nell'atmosfera ovattata delle terme dei Bagni Vecchi. Adoro lo scricchiolio confortante del legno delle saune, il caldo che ti avvolge in ogni luogo in cui entri, le tisane, i profumi di lavanda, fieno e agrumi, le grotte della parte più antica e soprattutto guardare dalle finestre un paesaggio incantato, coperto di neve bianca e sofficissima. Lo stesso paesaggio che ti meraviglia dalla vasca all'aperto, mentre il vapore sale e scende la neve…

Quando la fame chiama però un bel giretto in paese è l'ideale per pranzare e guardare le vetrine. Dopo di che via verso Santa Caterina e l'Hotel Abete Blu dove la sua grande famiglia ci accoglie come sempre calorosamente. L'atmosfera è davvero quella di casa e l'hotel è a misura di famiglia. La cucina tipica è ottima e si respira tradizione e allegria.
Dopo cena una bella passeggiatina in paese a godersi la vista delle luci natalizie nella neve e poi di corsa davanti alla stufa del bar per quattro chiacchere prima di andare a dormire sospirando… hhh come si sta bene qui!

I due giorni successivi li abbiamo dedicati all'avventura con le ciaspole. Ci sono diversi percorsi molto belli per chi non ama necessariamente sciare.
Il sabato siamo saliti con la funivia al rifugio Sunny Valley e dopo un bel giro in mezzo alle montagne innevate ci siamo premiati con un buon piatto di pizzoccheri! Me lo sono proprio meritato! La domenica invece un più dolce giro per "Il percorso dei fiocchi" che costeggia la pista di sci di fondo e attraversa boschi di pini e distese di neve.

Purtroppo il sole non ci ha fatto grande compagnia questa volta ma la neve… beh quella si! 
In ogni caso… prossimo ritorno in primavera per dedicarci alle baite, e alla buona cucina!

Vi racconterò tutto!
A presto!
Monica
 

martedì 17 gennaio 2012

I LOVE KINSELLA!


"Cosa faccio senza il mio telefonino?
Come faccio a funzionare?
Il mio unico impulso è mandare un sms a qualcuno e scrivere: “Ho mio dio! Ho perso il telefonino!”, ma come posso farlo senza uno stramaledetto telefonino?
Il cellulare è tutto per me. I miei amici. La mia famiglia. Il mio lavoro. Il mio mondo. TUTTO."


Protagonista del romanzo è Poppy Wyatt, una fisioterapista con un problema di “vitale importanza”: ha smarrito il suo anello di fidanzamento, un cimelio di famiglia molto antico e di un valore inestimabile. Dopo una serata con le amiche e dopo l’inevitabile prova dell’anello da parte di tutte loro è bastato solo un attimo di distrazione… un attimo di caos ed ecco che l’anello non si trova più!

E cosa c’è di peggio che perdere il cellulare nella stessa sera?!

Ma questo è tutto ciò che scriverò della trama! Perché il bello dei libri di Kinsella è entrare pagina dopo pagina in un mondo parallelo, che a volte (o spesso) si incrocia con la nostra realtà. E allora diventa facile e divertente anche immedesimarsi con i protagonisti, mettersi alla prova in situazioni strampalate e surreali, o forse troppo vicine al nostro mondo!

Come per tutti i racconti di Sophie Kinsella (memorabili sono la serie di ‘I love shopping’, ‘Sai tenere un segreto’, ‘La ragazza fantasma’) ho divorato la storia affezionandomi alla protagonista. E sì… perché al centro di tutti i racconti c’è sempre una giovane donna, con i suoi pregi e i suoi difetti, una ragazza normale con i problemi di tutte le ragazze normali..

Ed è proprio qui la bravura della Kinsella: raccontare storie giornaliere, di donne comuni di cui ognuna di noi può trovare una rassomiglianza, con un modo genuino, senza forzature, regalandoci anche momenti davvero esilaranti.

E l’autrice con il suo stile vivace, sottile e dall’humor inglese permette un assoluto momento di spensieratezza!

Una lettura quindi assolutamente consigliata a tutte le giovani donne in cerca di un ‘frizzante’ relax! E magari anche a tutti gli ometti che vorrebbero cercare di capire le sottigliezze della mente femminile..

Carol

giovedì 12 gennaio 2012

Torta a due piani con copertura al cioccolato

Eccola qui! La torta per il mio compleanno!
Li avete riconosciuti? Certo! Sono i fiorellini di zucchero che vi ho mostrato nel mio ultimo post. Dopo aver preparato le decorazioni serviva una bella torta su cui applicarle, così ho colto l'occasione per provare a realizzare la mia prima torta a due piani!

In quanto casalinga moderna ammetto di aver utilizzato un preparato per torte già pronto. Ma Carolina non mancherà di regalarvi ottime ricette! In ogni caso ho utilizzato il preparato "Torta degli Angeli al cioccolato" di Paneangeli (sooooffice!) ma voi potete realizzare la torta che più vi piace!

OCCORRENTE:
- due teglie per torta con diametri differenti
- stecchini per spiedini
- disco di cartone per torte
- griglia del forno a microonde (quella con i tre piedini che c'è nel microonde)
- una spatola
- carta da forno

INGREDIENTI PER LA COPERTURA AL CIOCCOLATO
- 300 gr. di panna fresca
- 370 gr. di cioccolato fondente
- 180 gr. di miele millefiori

Per prima cosa ovviamente dovrete preparare le due torte, una più piccola dell'altra.
Io ho utilizzato una teglia da 32 cm e una da 15 cm. Le dosi della copertura al cioccolato vi basteranno per una misura simile.

Per la copertura spezzettate il cioccolato e mettetelo in un contenitore di acciaio (o in una pentola). Fate poi bollire a parte la panna e versatela sul cioccolato. Mescolate delicatamente con un cucchiaio di legno in modo da far sciogliere bene il cioccolato, poi aggiungete il miele, mescolate di nuovo e lasciate raffreddare un po'.

Ritagliate un disco di carta da forno 2/3 cm più largo della torta più grande. Disponete sul tavolo una teglia da forno. Sopra mettete la griglia del microonde e sopra ancora la carta da forno e la vostra torta. Versate parte della crema al cioccolato sulla torta, nel centro, poi muovetela delicatamente aiutandovi con la griglia in modo da far scivolare il cioccolato in tutte le direzioni e coprire l'intera torta ed i suoi lati. Vi sporcherete un po le dita ma… davvero buona! Rimuovete la torta dalla griglia aiutandovi con la carta da forno e appoggiatela sul piatto di portata. Con la spatola recuperate il cioccolato rimasto sulla teglia.

Ritagliate il disco di cartone della stessa dimensione della torta più piccola e metteteglia sopra. Ricoprite anche questa con il cioccolato. I due piani della torta sono pronti, ora li assembleremo!

Prendete gli stecchini e ricavatene 4 pezzi alti quanto la torta che starà sotto. Infilateli nella parte centrale della torta formando un quadrato. Questi stecchini serviranno a sorreggere il piano superiore che altrimenti schiaccerebbe la torta sottostante. Appoggiatevi sopra la torta più piccola con il suo disco di cartone ed ecco fatto!

A questo punto decorate a piacere con fiori di zucchero, ghiaccia reale, zuccherini e confetti colorati… E se non sarà la torta per un compleanno sarà sicuramente per un'occasione speciale!

A presto!
Monica
 

martedì 3 gennaio 2012

Fiori di Pasta di Zucchero

Questa volta ho voluto provare a realizzare delle decorazioni in pasta di zucchero. Se ne sente così tanto parlare che, come mio solito, non ho saputo resistere!
La pasta di zucchero, come molti già sapranno, è un composto utilizzato per realizzare decorazioni per dolci che, a differenza della ghiaccia reale, viene modellato a mano e non con il sac a poche. Somiglia vagamente al das ma ovviamente è commestibile hehehe
Al naturale è bianco ma può essere colorato con gel alimentari. Essendo a base di zucchero è decisamente molto dolce e grazie al miele risulta elastico e molto malleabile.

La ricetta è semplice, vi riporto quella che ho utilizzato io anche in rete se ne trovano con piccole varianti.

INGREDIENTI:
450 gr di zucchero a velo
50 gr di miele o glucosio (io ho usato il miele)
30 ml di acqua
3 fogli di colla di pesce (6 gr circa)

Per prima cosa mettete ad ammorbidire la colla di pesce in acqua per 10 minuti. Una volta ammorbidita mettetela in un pentolino con il miele e fate scaldare il tutto fino a quando non risulterà liquido. Attenzione, non deve bollire quindi tenete la fiamma bassa e abbiate un attimo di pazienza.

Mettete il composto liquido nel robot da cucina insieme allo zucchero a velo setacciato e all’acqua. Fermate il robot appena il composto si trasformerà in una palla, bastano davvero pochi secondi. Vista l’esperienza vi consiglio di non mettere subito tutta l’acqua. Iniziate magari con poco più della metà. Se troppo liquido il composto faticherà a diventare una “palla”.

Una volta fermato il robot cospargete la spianatoia con zucchero a velo e continuate a lavorare il composto con le mani, o se siete più comode con una spatola, fino a quando non sarà più appiccicoso e risulterà compatto ma morbido. Vi consiglio di preparare dello zucchero a velo in più in caso vi serva durante quest’ultima lavorazione. Abbondare è sempre meglio, tanto lo zucchero a velo non lo butterete!
Se gradite potete colorare la vostra pasta di zucchero con dei coloranti in gel facendo tanti buchini qua e la nel composto e mettendoci il colorante. Impastate bene e otterrete il colore che desiderate. Sembra un procedimento lungo ma in realtà è più facile a farsi che a dirsi.

A questo punto con il mattarello stendete la pasta di zucchero e con lo stampino che più vi piace  realizzate le vostre decorazioni. Potete realizzare fiorellini di zucchero da applicare sui dolci una volta asciugati, come ho fatto io. Oppure modellare con le mani decorazioni più complesse.

Io ho iniziato con qualcosa di semplice, per acquisire familiarità con la pasta di zucchero… In futuro chissà… proverò a ricoprire interamente una torta!

Fatemi sapere com’è andata!
Aspetto commenti e le foto delle vostre opere sulla pagina di Facebook!

A presto!
Monica

lunedì 2 gennaio 2012

Benvenuto 2012

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.

(Rodari)